“I Giardini della Costituzione” cuore di Cesano Boscone

“I Giardini della Costituzione” cuore di Cesano Boscone

Il 2 gugno è stata inaugurata la nuova area rícivalíficata del centro storico cittadino. Una cerimonia ricca dí contenuti dove protagonisti sono stati í cittadini, la politica, í ragazzi, la nostra storia e duella dell’Italia repubblicana. Ospite d’onore il professor Carlo Smuraglía

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. (art.3 della Costituzione).

Quando viene inaugurato un nuovo spazio pubblico, gli amministratori locali valutano sempre diversi aspetti: la destinazione e, quindi, l’utilità per i cittadini; l’investimento necessario; l’intitolazione. Se l’area è nel pieno centro storico, la responsabilità delle scelte è sicuramente maggiore. Perché si incide sull’identità di una comunità, di una città, ma anche di un intero Paese.

Il 2 giugno 2018 la storia di Cesano Boscone si è arricchita di un nuovo tassello.

In un assolato e caldo sabato, il sindaco Simone Negri, assieme a tutta la sua Giunta e ai consiglieri comunali, ha tagliato il nastro de “I Giardini della Costituzione”. Un nome non casuale, ma frutto di attente riflessioni, di confronti e, per l’appunto, del desiderio di caratterizzare ulteriormente l’identità della comunità cesanese.

È per questo che in due punti del parco vi sono due piantane, ciascuna con un paragrafo del-l’art. 3 della Costituzione, citato sopra, entrata in vigore l’ I gennaio 1948.

Ogni progetto è il risultato di una scelta politica.

La nuova area, come ha spiegato il sindaco nell’editoriale pubblicato a pagina 2 di questo numero del “Cesano notizie”, è il risultato di una scelta presa già alcuni anni fa.

Una scelta politica, concretizzata per volontà di tutti i componenti della maggioranza e, nello specifico, della Giunta comunale: la vicesindaco e assessore alle politiche sociali Mara Rubichi, l’assessore al bilancio Giuseppe Ursino, l’assessore alla cultura e alla partecipazione Paola Ariis, l’assessore al decoro urbano e allo sport Salvatore Gattuso, l’assessore all’ambiente e ai giovani Valeria Mulas.Ai quali occorre aggiungere Fulvia Erasmi, che è stata assessore fino all’anno scorso, quando ha dovuto lasciare l’incarico per motivi di lavoro.

Una volontà che si è concretizzata nel 2017, quando si sono resi disponibili i fondi necessari. I lavori sono iniziati a maggio del 2017 e si sono conclusi, dopo alcune modifiche e innovazioni il 1 giugno di quest’anno.

Una giornata, tanti protagonisti Così, il 2 giugno era tutto pronto. Anche il nuovo monumento alla Resistenza “Venti mesi per la libertà”, commissionato all’artista pavese Antonio De Paoli.

La giornata è stata aperta dalla presentazione dei Giardini da parte dell’architetto Roberto Biffi, progettista di tutta l’area, preceduta dai saluti del sindaco Simone Negri e del presidente della Fondazione Istituto Sacra Famiglia don Marco Bove.

Si sono poi esibiti l’orchestra della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Alessandrini, diretta dal maestro Giuseppe Mesiano, e il coro delle classi quarte e quinte della primaria Bramante, diretto dalla professoressa Mariateresa Amenduni.

Hanno proposto ‘inno alla gioia” di Beethoven,”La bandiera dei tre colori” di Cordigliani e Dall’Ongaro e l’Inno nazionale di Goffredo I festeggiamenti sono proseguiti con la benedizione di don Luigi, parroco della chiesa di San Giovanni Battista, e il taglio del nastro di quello che è considerato il viale-asse di collegamento tra il centro di Cesano Boscone e l’Istituto Sacra Famiglia, che da oltre un secolo accompagna la storia della città.

La ricorrenza ufficiale

“Sapete cosa mi piace di più di questo parco? — ha detto il sindaco Simone Negri nel discorso per le celebrazioni del 2 giugno e l’inaugurazione dei Giardini. L’intuizione di questa direttrice su cui ci troviamo che lo taglia e congiunge la piazza della chiesa e del municipio con l’ingresso dell’Istituto Sacra Famiglia. Abbiamo abbattuto una barriera e collegato con un asse di pregevole prospettiva due poli della nostra storia. Quell’asse, unendoli, li promuove”.

Nel suo discorso, il primo cittadino ha voluto porre l’accento sulla Costituzione, della quale ricorre quest’anno il settantesimo anniversario, sul valore dell’antifascismo, sul riconosci-mento al comandante della stazione dei carabinieri in congedo Pietro Scarpitta, sulla collaborazione con le scuole cittadine.

Il suo intervento è stato preceduto dalla presentazione del nuovo monumento alla Resistenza da parte dell’artista che lo ha creato,Antonio De Paoli, e dal momento della scopertura con il sindaco, il presidente onorario dell’Anpi Carlo Smuraglia e quello della sezione cesanese Francesco Longo.

Il professor Smuraglia, ripercorrendo alcuni momenti della storia dell’Italia tra la fine della guerra e i primi anni della Repubblica, che lui ha vissuto da protagonista, ha rivolto un appello a tutti i presenti, affinché i valori costituzionali ottenuti con il sacrificio di tante persone, con forti scontri politici ma un alto senso delle istituzioni, siano preservati perché attuali.

Emozionante, per la comunità cesanese, la consegna della cittadinanza onoraria al luogotenente Pietro Scarpitta, che per quasi quarant’anni ha guidato la stazione carabinieri di Cesano. Un riconoscimento gli è stato dato anche dagli ospiti della Fondazione ISF, che hanno realizzato un’opera nei loro laboratori.

Anche l’Associazione nazionale Carabinieri di Corsico, attraverso il suo presidente Pietro Ciniero, ha consegnato al luogotenente una targa di encomio.

La festa con le scuole

I festeggiamenti sono proseguiti con i giovani studenti delle classi quarte e quinte delle primarie Monaca e Matteotti, accompagnati dal professor Andrea Rotoli. Hanno intonato l’Inno di Mameli nella sua versione integrale, “Non basta un sorriso” di Giuseppe Povia e l'”Inno alla gioia” di Beethoven.

L’inaugurazione de “Il Giardino di Betty”.

Ultimo momento celebrativo della mattinata è stato l’inaugurazione de “Il Giardino di Betty”, con le commoventi parole dell’ideatore, Nicolas Meletiou, mana-ging director di EsoSport. Un progetto che prevede la creazione di parchi giochi per bambini, realizzati tra-mite pavimenti antitrauma generati da vecchie scarpe da ginnastica riciclate. È chiamato così in onore di Betty, Elisabetta Salvioni, moglie di Nicolas Meletiot, scomparsa alcuni anni fa.

II progetto è stato portato avanti dall’ex assessore Ful-via Erasmi con gli studenti della 5aD dell’anno scolastico 2015-2016 della primaria Dante Alighieri e le insegnanti Lara Miana e Gabriella Campanaro.

Come momento conclusivo, nell’anfiteatro, il rinfresco offerto dall’amministrazione comunale in collaborazione con i commercianti del centro storico.

da CESANO NOTIZIE giugno 2018

Fonti:

Monumento alla Resistenza realizzato da De Paoli

INAUGURAZIONE OGGI A CESANO BOSCONE

Monumento alla Resistenza realizzato da De Paoli

«NON È un monumento ai caduti, si celebra l’azione».

Lo scultore pavese Antonio De Paoli inaugura oggi a Casano Boscone il monumento dedicato alla Resistenza.

E’ stato realizzato nell’ambito della sistemazione de «I giardini della Costituzione» progettati dall’architetto Roberto Biffi.

Oggi alle 10 il taglio del nastro ufficiale, in via Nazario Sauro all’angolo con via Pogliani, a conclusione di una vera e propria corsa contro il tempo: ancora ieri lo scultore pavese era impegnato nel montaggio della sua opera.

«Ho vinto il concorso lo scorso 4 aprile – ricorda l’artista. – I tempi per la realizzazione erano molto stretti per arrivare all’inaugurazione nel giorno della Festa della Repubblica».

Cinquantenne, laureato a pieni voti in Scenografia all’Accademia di Brera, Antonio De Paoli dalla scenografia e poi dalla pittura è approdato alla scultura. Con essa sta ottenendo riscontri e successi in un panorama sempre più ampio.

Negli ultimi anni, già dal 2010, sta collezionando successi in concorsi di respiro nazionale. Da Saint Vincent (dove ha realizzato un’installazione scultorea per la sala consiliare del Comune) arriva fino a Sapri (suo il progetto selezionato per una statua bronzea raffigurante la spigolatrice).

Lo scorso anno allo «Spoleto Art Festival – Art in the City 2017» ha esposto 6 sculture e una è stata premiata e selezionata per il Festival dei 2 mondi. E’ dello scorso novembre la vittoria del concorso per la realizzazione sia dell’altare che della statua di San Francesco. Proprio nel luogo della predica agli uccelli. Hanno scelto il suo progetto per la trasformazione del sito in un luogo sacro a Piandarca, nel Comune di Cannara, in provincia di Perugia.

«E’ un altorilievo – dice De Paoli sull’opera che inaugura oggi a Cesano Boscone. – L’ho ideato su una forma a cuneo, slanciata verso l’alto. E’ composta da 4 figure, 3 sono partigiani, riconoscibili dal fucile e dalle `divise’. La quarta è una figura allegorica, eterea, non è la Libertà di Delacroix, ma porta i combattenti verso l’alto, con le braccia tese».

di Stefano Zanette

Da IL GIORNO 2 giugno 2018

Fonti:

La scultura “Venti mesi per la libertà”

Cesano Boscone

E’ la nuova creazione dell’artista pavese Antonio De Paoli che ha vinto un concorso

La scultura “Venti mesi per la libertà”

Si chiama “Venti mesi per la libertà” la nuova creazione dell’artista/scultore pavese Antonio De Paoli.

a scultura ha vinto il con-corso indetto dal Comune di Cesano Boscone per abbellire un’area verde/spazio sociale della cittadina e verrà inaugurata il prossimo 2 giugno in occasione della Festa della Repubblica.

Il 4 aprile è stata comunicata la vittoria del bando a De Paoli che in soli due mesi ha realizzato la scultura partendo dall’argilla, l’ha trasferita in fonderia a Verona e ha proceduto all’installazione a Cesano.

“Il tema del concorso era la Resistenza”, spiega De Paoli, ” ho concepito un’opera in acciaio Corten e bronzo. La struttura simboleggia la distruzione dei palazzi su cui campeggia un gruppo di partigiani in azione.

Ho voluto rappresentare l’azione e la lotta per raggiungere la libertà; il gruppo di partigiani infatti è sovrastato da una figura eterea slanciata a simboleggiare la libertà che impugna un drappo, una sorta di bandiera.

L’energia della libertà irrompe e fuoriesce dalla struttura statica di rovine; per rendere riconoscibili i partigiani ho aggiunto qualche dettaglio nelle divise e nelle armi che impugnano durante l’azione”.

L’opera è alta 2,80 metri e larga 2,60 metri e oltre al lato in cui risulta visibile l’azione dei partigiani che sarà simbolica visibile anche l’opposto che rappresenta un’ala metaforicamente simbolo della libertà. II bassorilievo sagomato con le figure non ha un contorto ben delimitato ma si “appoggia” sull’acciaio che forma un tuttuno dalla prorompente valenza scenica.

Il successo nel bando di Cesano Boscone è solo l’ultimo della serie per l’artista paese.

Negli ultimi anni ha vinto il concorso della Capitaneria di Porto di Livorno per il monumento all’entrata della sede, il concorso del Comune di Saint Vincent (installazione scultorea nella sala consiliare), il concorso di Sapri per l’installazione di una statua bronzea della “spigolatrice” e nell’ultimo anno ha anche conquistato un riconoscimento prestigioso allo Spoleto Art Festival.

Nella foto a sinistra l’intera scultura installata a Cesano Boscone, sopra De Paoli in un momento di lavorazione nel suo laboratorio a Corvino S.Quirico.

di Matteo Ranzini

da IL TICINO 1 giugno 2018

Fonti