Cultura e spettacoli
IL PROGETTO
De Paoli: «Il mio San Francesco creato per il santuario all’aperto»
La scultura dell’artista pavese ha vinto un concorso internazionale. Sarà collocata a Cannara, vicino ad Assisi, dove il santo predicava agli uccelli.
San Francesco in estasi, pronto a spiccare il volo, mentre un’allodola si posa sulla mano destra. Porta la firma di Antonio De Paoli la scultura in bronzo che ha vinto un concorso internazionale (200 gli artisti che hanno partecipato da tutto il mondo) per creare a Piandarca di Cannara un santuario all’aperto.
Nel luogo, a pochi chilometri da Assisi , che fu teatro dell’episodio più poetico della vita di San Francesco d’Assisi, l’artista pavese collocherà due opere: una scultura e un altare in marmo.
Linciato nel 2017, assecondando il sogno dell’allora parroco don Francesco Fongo, il concorso di idee era stato subito sostenuto dalla Città di Assisi con la sua Diocesi, dal Comune di Cannara e dall’Ordine Francescano dell’Umbria. Mancano però i fondi necessari che ora, dopo due anni segnati dal Covid, sono stati trovati.
Al lavoro nell’atelier in Oltrepo
De Paoli, 55 anni, artista pavese noto ben oltre i confini della provincia, è già al lavoro per passare dal bozzetto in bronzo alla scultura che sarà alta due metri.
L’estasi di San Francesco sarà forgiata nel suo studio-atelier di Corvino San Quirico, mentre per l’altare (che rappresenta la seconda fase del progetto) verrà impiegato il marmo di Carrara.
«Inizierò a lavorarci già a fine dicembre e sarò pronto consegnarla entro febbraio. Per arrivare all’inaugurazione tra maggio e giugno del 2022» anticipa lo scultore pavese.
»E un grande privilegio poter onorare una figura come quella di Francesco, un santo per i cattolici, ma un simbolo per tutti i credenti, di ogni religione – dice De Paoli – Una figura trasversale che ha toccato temi universali come l’ambiente, la natura, il rispetto del creato.»
L’opera sarà collocata in un luogo di grande suggestione dove la tradizione vuole che Francesco predicasse agli uccelli. Uno degli episodi più celebri della vita del santo, raffigurata anche da Giotto.
Una piccola frazione, immersa nelle campagna di Cannara e, in lontananza, la vista di Assisi. In quell’atea negli scorsi anni è stata realizzata una grande aiuola a forma di Tau, grande 80 metri, che di notte viene illuminata dai led. E’ la prima realizzazione del progetto più ampio di un santuario a cielo aperto che incrocia, proprio in quel tratto, anche la greenway che porta a Spoleto.
IL BRONZO PER LE SUE OPERE
Al mio Francesco è molto rivisitato rispetto all’iconografia, molto materico – dice De Paoli – L’ho immaginato che si eleva al cielo, in punta di piedi, quasi stesse per danzare. E infatti non sarà collocato su un tradizionale basamento ma su un perno interrato per dare l’impressione che stia davvero per sollevarsi da terra».
Una grande figura in bronzo per collegare simbolicamente cielo e terra.
E in bronzo sono anche le porte che De Paoli ha realizzato per la chiesa di San Vittore a Casorate Primo e per la cappella di Montepico a Fortunago. Ma dal suo studio, sulle colline, non sono usciti solo lavori di arte sacra.
Suo è il monumento dedicato a Giovanni Flash Parsi, campione mondiale Wbo, che svetta nel giardino di ponte alla palestra dell’Asd Boxe Voghera in via Kennedy. E pure quello dedicato ai vigili del fuoco di Lodi, così come l’opera per il Corpo nazionale vigili del fuoco di Lodi, come l’opera per il Corpo nazionale della Guardia Costiera a Livorno.—
di M. GRAZIA PICCALUGA
fonti: La Provincia Pavese del 24/12/2021