L’ARTISTA ANTONIO DE PAOLI PROTAGONISTA AD ALGHERO PRESENTATO VENERDÌ SCORSO IL SUO BOZZETTO DI “UNA STATUA PER TORE”
SCULTURA IN RICORDO DEL PUGILE SALVATORE BURRUNI, DOPO L’OPERA CHE IMMORTALA IL VOGHERESE PARISI
L’ARTISTA ANTONIO DE PAOLI PROTAGONISTA AD ALGHERO
PRESENTATO VENERDÌ SCORSO IL SUO BOZZETTO DI “UNA STATUA PER TORE”
Anche in Sardegna L’artista pavese Antonio De Paoli realizzerà una scultura in bronzo per il centro storico di Alghero, in provincia di Sassari. È stata presentata venerdì scorso, nella sala conferenze del Palazzo Lo Quarter ad Alghero, l’iniziativa “Una statua per Tore”, in ricordo di Salvatore Burroni, a vent’anni dalla morte (30 marzo 2004). Nato nel 1933, l’indimenticato pugile algherese conquisto nel 1965 a Roma il titolo mondiale dei pesi mosca, battendo il thailandese Kingpetch.
E nell’ambito delle iniziative in programma per il prossimo anno, il comitato spontaneo di Amici di Tore, mutuato in Aps Tore Burruni, sotto la presidenza del giornalista sportivo e conduttore radiofonico Carlo Branca, già lo scorso gennaio aveva presentato il progetto “Una sia-tua per Tore , patrocinato dal Comune di Alghero, con contributo della Presidenza del Consiglio regionale, della Fondazione di Sardegna e della Camera di Commercio di Sassari, con anche il con-tributo di una raccolta fondi tra tifosi, cittadini e aziende del territorio.
Un progetto nato già nel 2017 e concretizzato nel corso degli anni con una selezione tra scultori di fama nazionale che avessero già realizzato statue in bronzo e che avessero già immortalato campioni ffi pugilato. E la scelta è caduta sull’artista pavese Antonio De Paoli, già autore della scultura in bronzo dedicata al campione vogherese Giovanni Parisi.
Così venerdì scorso lo scultore pavese ha presentato il bozzetto dell’opera, spiegando al folto e interessato pubblico sia la genesi che le successive fasi della realizzazione.
«Premetto che è stato per me un vero onore – ammette Antonio De Paoli – sia essere stato scelto che essere protagonista ad Alghero di una serata davvero emozionante. Quando sono stato contattato dal Comitato ho visionato
diversi filmati dei combatti-menti di Tore Burroni e ho notato questa tecnica tutta sua di balzare in avanti per colpire gli avversari più alti. Ho voluto rappresentarlo proprio in questo “fermo immagine” per sottolineare come è riuscito a sfruttare il suo presunto punto di debolezza in una forza che l’ha portato a diventare campione del mondo». Una scultura che per Antonio De Paoli sarà l’ennesima sfida anche per la realizzazione dell’opera. «Poggiando sulla gamba destra -spiega l’artista – nell’atto del “balzo” con il gancio destro e guardia di sinistro, la figura è tutta sbilanciata in avanti. Come per il San Francesco di Cannara, in punta di piedi in uno slancio verticale verso l’alto, anche questi statua non sarà semplice da realizzare, con tutto ri baricentro spostato verso il pugno, sarà difficile contro. bilanciare questa spinta. Ma nelle mie opere cerco sempre azione, dinamismo, la forza». Vincente.
di Stefano Zanette
Fonti: IL SETTIMANALE PAVESE del 07.12.2023