Papa Ghislieri ad Alessandria scultura di Antonio De Paoli

SAN PIO V INGINOCCHIATO IN PIAZZA AD ALESSANDRIA

L’OPERA E’ STATA MOSTRATA IN ANTEPRIMA AL COMITATO COMMITTENTE NELLO STUDIO D’ARTE SULLE COLLINE OLTREPADANE

SAN PIO V INGINOCCHIATO IN PIAZZA AD ALESSANDRIA

SCULTURA DI PAPA GHISLIERI REALIZZATA DALL’ARTISTA PAVESE ANTONIO DE PAOLI

Un’immagine ben diversa da quella nota ai pavesi per la statua davanti al collegio Ghislieri. San Pio V Papa, al secolo Antonio Ghislieri, inginocchiato, con un’espressione di stupore e un moto quasi di spavento per il prodigio del Crocifisso che ritrae le gambe.

L’opera dell’artista pavese Antonio De Paoli è stata presentata in anteprima a una delegazione del Comitato committente, coordinato dall’onorevole vogherese Paolo Affronti, presieduto da Fabrizio Palenzona, presidente del Comitato per le celebrazioni per i 450 anni della morte di San Pio V nel 2022 dopo aver ricoperto la presidenza anche del Comitato nazionale per il V centenario della nascita nel 2004, accompagnato dal presidente della Fondazione Solidal Onlus, Antonio Maconi.

Ad accogliere gli ospiti arrivati da Alessandria, nel pomeriggio di sabato scorso nello studio d’arte De Paoli alla frazione Novellina di Corvino San Quirico, anche il sindaco Michele Lanati e l’assessore Fabio Bruni.

«Con questa statua colmiamo un vuoto durato quasi 500 anni», il commento di Fabrizio Palenzona alla vista dell’opera, che dopo la fase della fusione in bronzo sarà poi installata in modo permanente in una piazza ad Alessandria, con i dettagli dell’inaugurazione ancora in fase di definizione.

La statua di Antonio De Paoli, pur studiata in base all’iconografia ufficiale del Santo, si differenzia non poco dall’immagine tradizionale, austera e severa, del Papa dell’Inquisizione, della lotta agli eretici e della battaglia di Lepanto che fermò l’avanzata islamica dei turchi. Per una rappresentazione in chiave più moderna è stato scelto un episodio della vita di Pio V che, pur non essendo un miracolo riconosciuto dalla Chiesa, ricorre in una tradizione divenuta leggenda: Papa Ghislieri era infatti solito baciare i piedi del Crocifisso e, proprio per questo, i suoi nemici che lo volevano morto li avevano cosparsi di veleno. Ma scampò al tentativo di avvelenamento perché il Cristo spostò i piedi avvelenati.

Un episodio che l’artista Antonio De Paoli ha immortalato in una scultura che, nel suo inconfondibile stile, appare in movimento. «Oltre all’espressione del volto, stupita, quasi spaventata – spiega l’artista – la statua ha un moto spontaneo, sia delle dita della mano sinistra che impugna il Crocifisso e al momento del prodigio allentano istintivamente la presa, sia del braccio destro che si ritrae mentre l’intero corpo indietreggia quasi per alzarsi dalla posizione inginocchiata. Un moto che ho rappresentato anche con il complesso movimento della mantellina e dell’intera veste papale, non un banale drappeggio ma frutto di uno specifico studio».

Di Stefano Zanette

FONTE: IL SETTIMANALE PAVESE del 11/07/2024

Ghislieri

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