Lo scultore De Paoli «La Spigolatrice di Sapri è copiata dal mio bozzetto»
Lo scultore De Paoli «La Spigolatrice di Sapri è copiata dal mio bozzetto»
L’artista pavese vinse il concorso nel 2015: sorpresa e amarezza nel vedere la statua inaugurata in Campania
Lo scandalo non è il lato vista mare della Spigolatrice di Sapri, ma lo scempio che le autorità hanno fatto del concorso pubblico indetto con il patrocinio del Comune per realizzare la statua, un’operazione disonorevole per l’arte e la storia».
Sono le parole dello scultore pavese Antonio De Paoli, 55 anni, che di quel concorso fu il vincitore. Laureato all’Accademia delle Belle Arti dí Brera, insegnate al liceo artistico di Voghera. Antonio De Paoli, tra la tante opere, ha realizzato la stele bronzea della Torre Civica in piazza Duomo a Pavia, tre porte in bronzo a Casorate, i monumenti al pugile Giovanni Parisi a Voghera e Davide Achilli, il vigile del fuoco morto in servizio a Romagnese, il monumento dei vigili del fuoco a Lodi. Adesso sta lavorando alla statua di San Francesco che parla agli uccelli di Cannara (Perugia).
Cresciuto a “pane e Risorgi-mento”, il papà Gianfranco è stato professore di storia, Antonio De Paoli partecipò nel 2014 al concorso della nuova statua della spigolatrice di Sapri. Voce narrante della poesia di Luigi Mercantini (“Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!”), dedicata alla spedizione del mazziniano Carlo Pisacane del giugno 1857 e fallita nel sangue.
Mandò il bozzetto di resina in scala di uno a dieci e nel gennaio 2015 vinse il concorso indetto dall’associazione Spigolatrice di Sapri, con il patrocinio del Comune. L’8 marzo dello stesso anno De Paoli fu invitato a Sapri dove fu premiato per il miglior bozzetto e presentò il progetto della statua con i promotori del concorso e le autorità locali. Poi calò il silenzio, una telefonata del 2019 (“ci sono í soldi”) non ebbe seguito.
«L’esito insindacabile di una gara pubblica è diventato carta straccia»
Lo scorso 25 settembre la sorpresa: il tour elettorale di Giuseppe Conte tocca Sapri e sul lungomare viene inaugurata la statua della Spigolatrice, nella versione dello scultore lucano Emanuele Stifano: abiti trasparenti e “lato b” ben in vista.
Fioccano le polemiche, accuse di sessismo, falsi storici, offese alle donne e la Spigolatrice diventa virale, valanghe di autoscatti.
«E’ dai social che ho saputo che fine ha fatto il mio lavoro: mi sono sentito tradito – racconta De Paoli-. La statua della Spigolatrice di Sapri inaugurata da Conte è la falsa copia del mio bozzetto».
Secondo De Paoli, sono i movimenti anatomici a rivelare il plagio: «In entrambe le opere l’anca è in lieve torsione, le gambe sono dritte e lo svolazzo della veste è verso sinistra; i movimenti degli arti superiori sono speculari, il braccio teso verso il bisso è molto simile, l’unica differenza è che nel mio lavoro la spigolatrice tiene la cesta, la testa è girata con una torsione di novanta gradi che mette ben in evidenza il muscolo del collo sternocleidomastoideo.
«L’esito insindacabile di un concorso pubblico che mi ha scelto vincitore è diventato carta straccia, sostituito da una falsa copia messa in piazza. E’ questo – afferma con forza De Paoli – che denuncio apertamente, perché l’artista che vince un concorso pubblico va rispettato».
di Lieto Sartori
Fonti: La Provincia Pavese del 04 ottobre 2021