Lo scultore pavese Antonio de Paoli: “Tre opere in fonderia, è stato un anno appagante
Sono in fase di realizzazione tre sculture monumentali che verranno inaugurate nel 2025
Lo scultore pavese Antonio de Paoli: “Tre opere in fonderia, è stato un anno appagante
Un anno straordinario e unico per l’artista pavese Antonio De Paoli, che nel 2024 ha visto convergere il suo lavoro su tre importanti sculture monumentali, destinate a piazze e luoghi simbolici in Italia. Una serie di coincidenze temporali ha portato nelle scorse settimane le opere in contemporanea alla prestigiosa Fonderia Fabbris dei fratelli Folla a Dossobuono di Verona, dove due sono in fase dl realizzazione, mentre la terza ha già raggiunto la sua destinazione. ‘Non era mai successo che tre opere cosi diverse, con destinazioni così significative, finissero nello stesso momento in fonderia -spiega De Paoli -. una combinazione straordinaria, dettata anche da alcuni cavilli burocratici, ma che rende questo periodo del mio lavoro davvero speciale’
L’ultima scultura realizzata da De Paoli è dedicata a San Pio V, pontefice originario di Musco Marengo (Alessandria). L’opera sarà inaugurata il 31 maggio 2025 ad Alessandria, nella piazzetta davanti all’ospedale, luogo simbolico da cui parte proprio la via intitolata al santo. ”
Questa scultura rappresenta un omaggio a un uomo di fede e azione – sottolinea ancora l’artista -. Lavorare su un soggetto così Importante ha richiesto uno studio approfondito e una grande attenzione ai dettagli.
Un’altra opera imponente è “All’ultimo istante, dedicata agli alpini, figure emblematiche di solidarietà e prontezza anche in caso di calamità naturali. Il monumento raffigura un alpino con una corda, mentre si cala tra le macerie con l’intento di salvare un sopravvissuto.
“Non è un monumento ai caduti, ma ai sopravvissuti – chiarisce De Paoli – Volevo esprimere il loro costante apporto civile e umano, legandolo alla tradizione: l’alpino, infatti, indossa una divisa storica, non moderna’: La statua è stata voluta lo scorso anno dagli alpini di Gessato, e intende celebrare le loro imprese umanitarie.
L’ultima scultura è dedicata al pugile sardo Salvatore Burruni, campione del mondo dei pesi mosca negli anni Sessanta. L’opera sarà collocata ad Alghero, sul lungomare vicino alle celebri mura della città, a pochi passi da una delle torri cilindriche tipiche della città sarda. una figura iconica, e rappresentarlo in bronzo è stata una sfida appassionante: racconta De Paoli. La statua, già arrivata ad Alghero, sarà probabilmente inaugurata in primavera. “Per montarla su un basamento di marmo, abbiamo scelto barre di acciaio che garantiscono robustezza e eleganza’.
“Questo è stato un anno di campionatura più unica che rara – riflette De Paoli -. Una combinazione dl opere pubbliche monumentali che partiranno verso destinazioni diverse, ma tutte cariche di significati profondi.”
di Simona Rapparelli
FONTI: IL TICINO DEL 12 dicembre 2024