San Francesco a Piandarca -progetto del santuario all'aperto
Monumenti pubbliciSono onorato di poter presentare il progetto di una scultura bronzea di San Francesco e un altare marmoreo così carico di significati .
Innanzitutto vorrei brevemente partire dall’inizio di tutto il percorso compiuto fino ad oggi. Già dalla prima lettura del bando del concorso l’idea di partecipare mi ha affascinato immediatamente in quanto si trattava di creare un area sacra all’aperto nel luogo dove San Francesco si mise a predicare agli uccelli. Attualmente poco distante da quel sito si trova una pietra dove sorgeva l’albero legato all’evento. Quindi il progetto è nato per dare più risalto ed evocare quel momento mistico, unico nella storia della cristianità. Ho immaginato una figura esile con le braccia tese verso l’alto che in punta di piedi sembra levitare da terra e accompagnare il volo di due allodole.
L’intento è rappresentare il momento della vita del Santo in completa estasi nei confronti del creato e di Dio, dove anche le creature più piccole diventano un mezzo per comunicare con l’Assoluto e diffondere simbolicamente il messaggio evangelico nel mondo.
La scultura sarà in bronzo a grandezza naturale e poggerà su un plinto interrato in modo che il suo posizionamento sia più naturale possibile. In questo modo la statua è in diretto contatto con la natura fuori dall’iconografia tradizionale diventando espressamente la simbologia dell’incontro tra terra e cielo. La torsione, lo svolazzo della veste, lo sfioro delle ali dell’allodola in primo piano e il contatto tra la seconda con la mano destra, diventano elementi importanti per focalizzare la spiritualità di San Francesco. Nel progetto la “leggerezza” di questo movimento l’ho contrapposta all’altare concepito come un monolite marmoreo dove altre figure abbozzate di uccelli sembrano liberarsi dalla materia. I progetti furono scelti come vincitori del concorso alla fine del 2017 ed ora attendano solo di essere realizzati.
L’arte nella storia ha sempre rappresentato l’evoluzione della civiltà, le emozioni di ogni fase attraverso i secoli ricordando fatti e protagonisti. Ora rappresentare il Patrono d’Italia, una delle figure più vicine all’esempio di Gesù, in un contesto storico della pandemia che stiamo vivendo diventa ancora più significativo. E’ come se la vita ricominciasse con la più alta preghiera a Cristo, con il desiderio di rispettare e amare la Terra e le sue creature.