Un santuario a cielo aperto
Pianarca di Cannara Luogo della Predica agli Uccelli
ARTE ARCHITETTURA AD ASSISI IERI E DOMANI
Il verde definisce il perimetro (le pareti per l’esattezza), mentre il cielo rappresenta il soffitto: questi gli elementi architettonici del santuario a cielo aperto di Piandarca a Cannara, luogo della predica agli uccelli di San Francesco.
L’architetto Franco Purini scriveva che esiste una differenza sottile e determinante tra la definizione dei concetti di origine e inizio, anche se spesso vengono intesi come sinonimi: la parola origine riguarda il momento in cui si forma nella nostra mente un’idea, la prima fase di un’intuizione; la parola inizio invece significa cominciare un percorso.
Il cammino che ha portato alla valorizzazione di Piandarca è stato un percorso lungo e ben organizzato, guidato dall’amministrazione Comunale e dal comitato Piandarca che insieme hanno creduto in un’idea trasformandola appunto in un progetto: nel 2017 il comitato per la difesa e per la valorizzazione di Piandarca ha bandito un concorso internazionale per la realizzazione di una statua e un altare dedicati a San Francesco e alla predica agli uccelli: sono stati più di sessanta gli artisti che da tutto il mondo hanno partecipato al concorso, ma a vincere è stato Antonio De Paoli, artista pavese con spiccata sensibilità e pregevole concezione dell’ambiente.
Il progetto prevede ancora la realizzazione di un altare che, insieme alla statua, andranno a definire il santuario a cielo aperto tanto a cuore alla comunità di Cannara e delle zone limitrofe: pochi anni fa infatti fu lanciata una campagna di beneficenza per la realizzazione di queste opere che ha portato ad oggi una cifra di circa 34.000 €.
Il 12 Giugno 2022 finalmente è stata svelata la statua di San Francesco in un contesto suggestivo e partecipato: una giornata storica e di grande festa.
Ma ora concentriamoci sull’opera di De Paoli: un San Francesco in bronzo intento a raggiungere un contatto fisico con un uccello in volo mentre un altro gli sfiora la veste.
Il Santo lo troviamo in punta di piedi, immerso nel vortice originato dalla “danza” con gli uccelli: è la semplicità a vincere sempre, purché valorizzata in tutte le sue contraddizioni e complessità.
Tanti altri sono stati i progetti e tante le associazioni coinvolte in questo grande progetto: tra queste troviamo anche il Fai che, candidando Piandarca come luogo del cuore, è riuscito ad ottenere ulteriori fondi per la valorizzazione di un percorso che congiunge il Bosco di San Francesco e Piandarca.
Nell’arte o nell’architettura si è sempre di fronte ad una scelta importante: ridurre al minimo il percorso progettuale e ottenere appieno l’essenza primordiale dell’idea (anche se senza struttura e quindi debole), o dare il via ad un processo lungo e faticoso che porta però ad una struttura solida e duratura. Potremmo dire in altre parole, a proposito di pennuti: meglio l’uovo oggi o la gallina domani? A Piandarca di certo hanno scelto gli uccelli domani.
LA CUSTODIA CHE RICHIEDE L’impegno ora sta nel portare a termine il percorso e mantenere in salute lo stato del luogo: un santuario all’aperto che racconta se stesso e il senso della comunità.
di Simone Menichelli
Fonte:
Il RUBINO Luglio-Agosto 2022
(il Dio) Giano con l’architetto Simone Menichelli